Regola di Vita
INDICE
Capitolo I - IDENTITA’ e MISSIONE.
Capitolo II - STRUTTURA DELL’OPERA.
LE ANIMATRICI di COMUNITÀ CRISTIANA.
Capitolo IV - ITINERARIO FORMATIVO.
Capitolo VI - ORGANIZZAZIONE INTERNA.
Capitolo I
IDENTITA’ e MISSIONE
"Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi
e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga". (Gv 15, 16)
L'Opera, nata dal cuore di Cristo, trova il suo fondamento nel conoscere e nel vivere l'amore di Gesù sacerdote; un amore di lode, di ringraziamento, fatto dono e continuamente offerto ed immolato per la salvezza dell'umanità.
Modelli dell'Opera sono Maria e Giuseppe, contemplati nel mistero della famiglia di Nazareth. Protettori sono San Francesco d'Assisi e Santa Chiara.
Art. 1
L'Opera è un'unica famiglia ecclesiale composta da tre rami: le Fraternità, i Gruppi Sposi, le Animatrici di comunità cristiana. Ciascun ramo va coltivato con modalità diverse, tenendo presente che un carisma non si frantuma quando è vissuto da molti, ma, nella sua identità e forza, si comunica tutto in ciascuno.
Art.2
Il carisma dell'Opera è suscitato dallo Spirito per valorizzare il sacerdozio dei fedeli, che vive in Cristo la sua pienezza e si affianca al sacerdozio ministeriale come espressione di reciprocità e complementarietà nell'incarnare ed esprimere l'unico sacerdozio di Cristo.
Art.3
L'Opera è chiamata ad essere una voce profetica per sostenere i consacrati ed i sacerdoti, per riscoprire la ricchezza del sacerdozio battesimale e la dimensione apostolica della donna nella comunità cristiana.
Art.4
La presenza della donna per una crescita in umanità della società e della Chiesa, va concretamente inserita nella vita pastorale e in tutte le espressioni della vita ecclesiale. La sua missione non si esaurisce in un semplice servizio in quanto, al pari dell'uomo, essa è stata assunta da Dio come soggetto di redenzione per l'umanità.
Art. 5
Campo specifico di azione dell'Opera è:
A) promuovere la santità dei propri membri e dei consacrati, perché in mezzo al popolo di Dio siano veri apostoli;
B) favorire e sostenere la formazione della donna apostola all'interno della Chiesa, secondo gli insegnamenti del Concilio Vaticano II e del Magistero della Chiesa:
C) accogliere e aiutare nella loro formazione spirituale ed apostolica le Fraternità di fede-carità che lo Spirito va oggi suscitando nella Chiesa, costituite dal presbitero e da una donna che, in forza di una speciale vocazione, vive in profonda comunione con lui per un servizio al Regno di Dio. La donna vive questa vocazione impegnandosi ad una vita casta, per favorire e custodire la scelta celibataria del prete.
Le Fraternità sono l'anima della vita dell'Opera nell'esperienza del carisma.
D) formare coppie di sposi che sappiano vivere la dimensione sacerdotale del loro battesimo e le finalità del sacramento del matrimonio all'interno della propria famiglia, nella comunità cristiana e nell'ambiente sociale;
E) affiancare e sostenere sacerdoti, specialmente se ammalati e anziani, con quell'amore fraterno che Cristo ci ha insegnato.
Art. 6
membri dell'Opera siano il "buon samaritano” verso i sacerdoti e i consacrati, attenti e disponibili a manifestare la bontà e compassione di Cristo con gesti, parole e sentimenti che ne esprimano la misericordia.
Capitolo II
STRUTTURA DELL’OPERA
Art.7
L'Opera dell'Amore sacerdotale, nella sua triplice dimensione - Fraternità, Gruppi Sposi, Animatrici di comunità cristiana - vuol essere all'interno della Chiesa un percorso nuovo di comunione e reciprocità: nello scambio di doni ci sarà una nuova ricchezza per la Chiesa.
Quando i membri dei singoli rami si riuniscono, si rinsaldano i vincoli di amore fraterno. Negli incontri si ascolta ogni fratello e ogni sorella perché ognuno ha un messaggio da offrire per il bene della Chiesa, si collabora e, se necessario, si esercita con umiltà la correzione fraterna.
LE FRATERNITÀ
1. Le Fraternità sono l'anima dell'Opera, un dono di grazia che domanda giusta conoscenza. La Fraternità è opera e dono dello Spirito per un reciproco aiuto sul piano dell'essere in forza della complementarietà uomo-donna, apostolo-apostola.
2. La Fraternità trova la sua sorgente nella Santissima Trinità. Essa è un riflesso della comunione trinitaria e non nasce da volontà umana, ma è una vocazione che il Signore propone ad alcuni sacerdoti e donne che Lui sceglie.
3. In questo carisma non è l'anima singola che cammina nelle vie dello Spirito, ma i due scelti dal Signore perché realizzino una santità di vita e di opere, secondo l'enunciato biblico: "ti darò un aiuto che ti stia di fronte" (Gen 2,18). Le Fraternità sono un dono per la Chiesa ed una testimonianza per il mondo d'oggi; sono una forza di evangelizzazione quando vivono in santità e pienezza la loro vocazione ecclesiale.
4. La Fraternità va vista come un segno dei tempi, una esigenza della Chiesa perché sia potenziata l'evangelizzazione.
5. Il cuore della Fraternità è una comunione di vita e di opere che si realizza e si consolida lavorando insieme per l'edificazione del Regno.
6. Nella Fraternità, il prete e la donna diventano sempre più consapevoli della propria vocazione e vivono un profondo rapporto d'amore con il Signore, trovando tempi di comunione e di preghiera per potersi scoprire come un dono reciproco. Il carisma della Fraternità è in ordine ad una scelta spirituale fatta insieme anche per un servizio pastorale, quando questo è possibile.
7. Il vincolo della Fraternità, quando è autentico, rimane stabile, duraturo e limpido. È un vincolo impegnativo, che domanda preparazione, conoscenza degli impegni che si assumono, sensibilità per le esigenze concrete della Chiesa.
8. L'unità tra le Fraternità è garanzia per un cammino di Chiesa.
GRUPPI SPOSI
La famiglia ha la sua radice nella Famiglia Trinitaria che è sorgente di Grazia.
Le coppie di sposi cristiani che realizzano il disegno originario per cui sono state volute da Dio, diventano fermento di vita evangelica della famiglia, della comunità cristiana ed una testimonianza insostituibile nella società.
Art.8
Gli sposi che fanno parte dell'Opera rispondono ad una chiamata ricevuta dal Signore.
L'Opera è per loro una scuola di spiritualità che li fa dono alla Chiesa, aiutandoli a comprendere la ricchezza del Sacramento del Matrimonio e del sacerdozio ministeriale, e li fa sentire responsabili anche della vita del prete e della comunità cristiana.
Art.9
La testimonianza di vita cristiana di una coppia è un grande valore, ma ancor più lo è un gruppo di coppie che fraternamente condivide l'amore al sacerdozio di Cristo e lo incarna nella vita per essere di aiuto e sostegno alla comunità cristiana e ai sacerdoti. Queste coppie portano una luce nuova nella Chiesa.
Art.10
Chi sostiene un prete aiuta un'intera comunità.
Le coppie di sposi possono comunicare al prete quella dimensione di paternità e maternità che questi è chiamato ad esercitare verso la comunità cristiana, aiutandolo a vivere un amore più incarnato.
Art.11
Le famiglie dell'Opera sono modellate sulla Famiglia di Nazareth per comprendere e attuare il valore della comunione, dell'obbedienza allo Spirito, dell'accoglienza reciproca, del dialogo e dell'ospitalità.
LE ANIMATRICI DI COMUNITÀ CRISTIANA
Art.12
Le Animatrici sono donne che, rispondendo alla chiamata del Signore, si mettono al servizio della comunità cristiana come luogo in cui Cristo è presente ed operante.
Coscienti del dono ricevuto, con la loro presenza discreta, qualificata e generosa, diventano segno della donna apostola, partecipe della passione pastorale del presbitero.
Art.13
La testimonianza delle Animatrici è un richiamo per la comunità cristiana ad amare, sostenere ed affiancare il pastore come fratello, perché sia "segno efficace" della carità di Cristo Buon Pastore.
Art. 14
Le Animatrici cooperano alla diffusione del Regno, affiancando il presbitero con la preghiera, il consiglio e in ogni altra attività, perché egli possa attendere con maggiore disponibilità alla preghiera e al ministero della Parola (cfr. At 6,4).
Art. 15
L'Animatrice si impegna ad accogliere ed ascoltare le persone, sostenere le famiglie in difficoltà e affiancare i sacerdoti che il Signore mette sul suo cammino. L'amore alla Chiesa nasce anche dalla conoscenza di quanto ella vive e realizza nella comunità. Il suo servizio matura nella preghiera.
Art. 16
Un sacerdote, sostenuto dalla preghiera, dall'offerta e dalla testimonianza di una donna in profonda comunione con Cristo, può trovare forze nuove, energie spirituali più creative e tanta serenità.
Capitolo III
APPARTENENZA
Art.17
Appartenere all'Opera dell'Amore Sacerdotale è una vocazione che va vissuta in obbedienza allo Spirito.
Possono appartenervi laici, sacerdoti e consacrati che, alla luce della chiamata ricevuta, ne condividano gli scopi e lo spirito e si impegnino di conseguenza a realizzarli.
Art.18
Per vivere la chiamata di Dio e per progredire nello spirito dell'Opera, nella costante attenzione ai segni dei tempi, tutti i membri si impegnano con fedeltà ad una formazione permanente per approfondire il carisma e dare il proprio contributo a servizio della Chiesa.
Sono pilastri della formazione: la lettura e meditazione della Parola di Dio, l'ascolto del Magistero della Chiesa, la celebrazione frequente del sacramento della Riconciliazione, la celebrazione Eucaristica e l'adorazione.
La Fraternità entra ufficialmente a far parte dell'Opera, dopo un cammino di formazione con la consacrazione. Questa avviene con il discernimento della Fraternità responsabile, sentito il parere del Consiglio delle Fraternità.
Le Animatrici seguono un percorso di formazione ed entrano a far parte dell'Opera dopo il discernimento della Fraternità responsabile, sentito il parere dell'assistente spirituale del gruppo.
Gli Sposi seguono un percorso di formazione ed entrano a far parte dell'Opera dopo il discernimento dell'assistente spirituale del gruppo.
Art. 19
L'Opera è un carisma che domanda la partecipazione: chi sistematicamente non viene agli incontri di formazione, resta amico dell'Opera, ma non può dire di farne pienamente parte.
In particolare, la Fraternità che non partecipa agli incontri, non può entrare ufficialmente tra i consacrati dell'Opera.
Capitolo IV
ITINERARIO FORMATIVO
Tutto ciò che è umano porta in sé il limite. L'uomo è debole e fragile, ma è sostenuto dallo Spirito. Ogni dono di Dio si incontra con la fragilità dell'uomo perché questo è il terreno per l'espansione del Regno.
A tutti sia data fiducia, sollecitando ad andare avanti: nulla vi è di perfetto, ma tutto coopera per il bene.
Le difficoltà, se superate, portano sempre ad una crescita. Il nemico di Dio tenta di distruggere ciò che lo Spirito costruisce, per questo occorre vigilanza. Lo Spirito Santo ci sostiene con la sua grazia.
Art.20
Nel discernimento delle Fraternità va rispettata la specificità di ognuna. Il cammino della Fraternità può essere lento nel suo procedere; questo però aiuta i due a sintonizzarsi per vivere la volontà di Dio.
Ogni Fraternità ha una missione propria che va curata rispettandone il ritmo di crescita, legato alla libera risposta dell'uomo. È un cammino che domanda impegno, costanza, umiltà e pazienza.
Art. 21
Chi, animato da un grande amore per la Chiesa, affianca una Fraternità in cammino, abbia chiarezza, fiducia e comprensione anche quando la risposta non sia piena e duratura.
Art. 22
Come i sacerdoti si preparano per la loro missione, così è pure necessario preparare donne, ministre dei beni spirituali, che li possano affiancare. Per questo l'Opera è chiamata a scoprire strade nuove per formare donne apostole.
La presenza della donna nella Chiesa non può limitarsi ad un servizio assistenziale. Vi è un apostolato specifico della donna nella Chiesa. È un apostolato di complementarietà e reciprocità che si esprime anche nelle decisioni e nelle scelte concrete.
Art.23
La donna che il Signore sceglie al servizio della Chiesa come Animatrice, si deve modellare sul cuore materno di Maria. Quello che Maria ha fatto con Gesù, ora la donna può farlo con chi Gesù le ha affidato.
Lo statuto specifico che guida il cammino delle Animatrici dice qual è il loro itinerario formativo.
Art.24
La formazione per le coppie di Sposi avviene attraverso incontri periodici curati da un'assistente spirituale alla luce del carisma.
Capitolo V
SPIRITUALITA’
Art.25
L'Opera trova la sua ispirazione nel brano evangelico della preghiera sacerdotale di Gesù (cfr. Gv 17) e vuole suscitare amore verso i sacerdoti e i consacrati.
Coloro che sono chiamati a questo carisma vivificano con la propria spiritualità le opere che già compiono.
L'Opera attinge la sua identità da tre misteri della vita di Gesù: l'Incarnazione, la Trasfigurazione e la Risurrezione; questi misteri siano meditati e pregati per diventare l'anima dell'Opera.
Art.26
L'Opera cresce se i membri che la compongono vivono la vita di grazia, alimentando lo spirito di fede che si traduce in opere. Nel suo sviluppo essa ha lo stesso ritmo della vita di Cristo tra gli uomini: tempi di silenzio, di annuncio, di sofferenza, di gloria.
Art.27
L'Opera si regge sul Vangelo ed è autentica nella misura in cui aiuta i suoi membri a viverlo. Dio mette i suoi doni in mani fragili perché sempre più abbia a risplendere la forza dello Spirito, al quale solo spetta guidare la Chiesa.
A coloro che accolgono questo carisma è chiesto un impegno forte di vita secondo il Vangelo. È la parola del Signore che li modella e li rende aperti alla volontà di Dio.
Lo Spirito fa maturare ciò che è stato seminato nella fragilità umana. Condizione perché lo Spirito operi le sue meraviglie è l'umiltà.
Art.28
L'ascolto della Parola di Dio, l'amore per l'Eucaristia, la devozione filiale verso la Madonna, uniti all'umiltà e alla mansuetudine, siano presenti in tutti.
Ognuno si impegni a vivere nella volontà di Dio che ci domanda la tensione verso la santità. Santità che è vissuta nella semplicità della vita quotidiana, in ogni pensiero o desiderio, in ogni parola taciuta o manifesta, nello scorgere la presenza di Gesù in noi e in tutti.
La santità si realizza anche nella fragilità che fa scaturire sentimenti di umiltà e di fiducia nella misericordia del Padre.
Art.29
Il distacco dalla propria volontà permette di riconoscere ed accogliere più facilmente la volontà del Signore. Ognuno goda di essere dove la Provvidenza l'ha collocato e trovi la serenità vivendo lo spirito di abbandono. In tutti sia coltivato l'amore per la Chiesa con il desiderio di servirla.
Più si è immersi in Dio e tanto più la vita si svolge nella carità verso il prossimo.
Art.30
I membri dell'Opera vivano una solida spiritualità e siano costanti nei propri impegni spirituali, morali e sociali.
Ricorrano a Gesù presente nell'Eucaristia sopra tutto quando si sentono poveri, incapaci, incostanti: è Lui che dona luce, forza e perdono.
Si faccia largo spazio personalmente, nella famiglia e negli incontri di gruppo, alla devozione a Maria madre della Chiesa: accoglierla nel cuore è aver trovato la via sicura per vivere in comunione con Gesù.
Il cammino spirituale dei tre rami sia in continua ascesa, non solo per l'azione dello Spirito, ma anche per l'aiuto e lo scambio di doni che la famiglia dell'Opera è chiamata a realizzare. La Chiesa ha bisogno di sacerdoti apostoli, ma ha pure urgenza di avere laici apostoli.
Art. 31
La Fraternità ha come modello la famiglia di Nazareth dove Maria e Giuseppe si sono sostenuti nell'amore reciproco e insieme hanno custodito e fatto crescere Gesù.
Chiara e Francesco d'Assisi siano sentiti dalle Fraternità protettori e maestri per una vita interiore solida e un servizio contrassegnato dalla gratuità.
I membri delle Fraternità si impegnano alla preghiera individuale e comunitaria, allo scambio fraterno dei valori dello spirito per un reciproco aiuto verso la santità. Ci sia fra loro una fraterna accoglienza nel sostenersi e aiutarsi nella vita concreta di ogni giorno.
Art.32
Gli sposi hanno come modello la famiglia di Nazareth. Quanto più la coppia si fonda su Cristo sposo della Chiesa, tanto più sarà unita. La sua unione a Cristo la rende dono alla Chiesa e ai sacerdoti. La presenza di Cristo sia avvertita nella coppia perché la famiglia viva come "chiesa domestica".
La Chiesa ha bisogno di santi in tutte le sue espressioni di vita: la famiglia è la prima fucina di santi.
Da una vita santa degli sposi potranno nascere vocazioni di speciale consacrazione ed un valido sostegno per la santità dei pastori della Chiesa. Gli sposi che partecipano a questo cammino si impegnano:
- a vivere la presenza di Dio nella propria quotidianità
- a leggere insieme il Vangelo per annunciarlo con la vita e la parola
- a celebrare almeno mensilmente il Sacramento della Riconciliazione
- ad essere aperti all'ospitalità e a fare opere di carità secondo lo specifico del carisma
- a partecipare all'incontro di formazione durante il quale la verifica fraterna favorirà la comunione ai valori dello Spirito
La santità della Chiesa dipende anche dalla santità delle famiglie.
Art.33
Le Animatrici di comunità cristiana hanno come modello Maria madre di Cristo.
Una donna che porta in sé i sentimenti di Cristo favorisce il cammino di un consacrato e di tutta la comunità verso la santità.
Capitolo VI
ORGANIZZAZIONE INTERNA
Le opere di Dio sono di Dio: vanno servite con grande impegno, con piena fiducia e distacco dai desideri personali.
L'Opera non ha strutture particolari, se non quelle organizzative necessarie per l'accoglienza e la formazione dei suoi membri, per promuovere e coordinare le varie attività dei tre rami che la compongono e per mantenere vivo il carisma.
Art.34
Responsabile dell'Opera è una Fraternità che prende il nome di Fraternità Responsabile, eletta dalle Fraternità consacrate durante il corso di esercizi spirituali. L'elezione avviene a scrutinio segreto. Il sacerdote della Fraternità Responsabile è Presidente dell'Opera.
La Fraternità Responsabile dell'Opera è guida della vita dell'Opera, resta in carica 5 anni e può essere rie1etta. È suo costante impegno promuovere l'unità e continuità dell'Opera.
Art.35
L'Opera ha un Consiglio di Amministrazione formato dai rappresentanti dei tre rami, come previsto dallo Statuto.
Art.36
Ogni gruppo Sposi e di Animatrici di Comunità Cristiana eleggerà un referente per tenere i contatti con la Fraternità responsabile nell'attuazione del programma di formazione.
Le Fraternità dell'Opera hanno un proprio consiglio composto da cinque membri, di cui tre eletti dalle Fraternità consacrate durante il corso di esercizi spirituali e due membri nominati dalla Fraternità responsabile.
Il Consiglio Generale dell'Opera è formato:
dal Consiglio delle Fraternità;
da tre membri dei Gruppi sposi di cui due nominati dalla Fraternità responsabile e uno eletto tra i referenti dei Gruppi sposi;
da due membri delle Animatrici di comunità cristiana di cui uno nominato dalla Fraternità responsabile ed uno eletto tra i referenti dei gruppi delle Animatrici.
Tutti i membri restano in carica 5 anni e sono rieleggibili.
Il Consiglio Generale dell'Opera promuove l'unità dei tre rami attorno ai valori fondamentali che la caratterizzano, anima tutta l'Opera alla realizzazione del carisma e cura l'elaborazione di un programma annuale e la sua verifica.
Il Consiglio Generale si riunisce, presso la sede dell' Opera dell’amore Sacerdotale, su convocazione del Presidente, due volte l'anno e ogni qualvolta sia necessario.
Art.37
Il Consiglio Generale dell'Opera, al fine di promuovere l'unità dei tre Rami e favorire la comunione fraterna, si impegna a promuovere un incontro comunitario ogni 5 anni.
Amore Fraterno
A) Struttura portante dell'Opera sia la legge dello Spirito che è pienezza d'amore. Più prendiamo coscienza di essere fratelli, maggiormente saremo capaci di accoglierci, di consultarci, di correggerci, di promuoverci.
B) I membri dell'Opera siano testimoni di accoglienza. Accogliere l'altro vuol dire dimenticare se stessi sapendo che non è mai perduto ciò che si dona. Accogliamo con bontà ciò che ciascuno esprime, crediamo alla retta intenzione di ogni fratello senza pretendere che tutto collimi con il nostro modo di vedere. Sapremo accogliere, perdonare ed incoraggiare nella misura in cui abbiamo fatto esperienza di essere stati accolti, perdonati ed amati dal Signore.
C) Ogni ramo dell'Opera cresca come famiglia; i tre rami si sentano come un'unica famiglia: questa è la caratteristica del nostro cammino. Non basta sentirsi uniti nel momento degli incontri; lo spirito dell'Opera segni di concreto amore le nostre relazioni come si fa all'interno di una famiglia dove esistono ruoli diversi nell'armonia dell'amore con tutti.
Tra di noi togliamo ogni preferenza se questa non sa trasformarsi in servizio nascosto, silenzioso, umile. Temiamo l'amor proprio, la superbia e il voler primeggiare. Tutto ciò porta divisione. Sosteniamo i deboli, rinfranchiamo i vacillanti, confortiamo i buoni.
D) L'amore fraterno sia il distintivo perché l'Opera diventi una voce ed un segno visibile per la Chiesa. Amare un fratello è restituire attraverso di lui quello che prima Dio ci ha donato. La vita di fede è verificata dalla carità: La carità è dono e conquista; è sacrificio, dimenticanza di sé; è, come insegna il Vangelo, un dare la vita per i fratelli.
La carità è sintesi di ogni virtù.